Crema catalana, olè!

Un nome, una garanzia… O forse no… La crema catalana è un dessert al cucchiaio le cui origini dovrebbero essere chiare fin dal nome, ma che in realtà nasconde una storia intricata di diatribe e rivendicazioni da parte di diversi Paesi europei. Esiste infatti anche la creme brulée una “cugina francese” all’apparenza molto simile. Proviamo quindi a fare chiarezza sull’origine di questo dolce e su come si prepara. 

Secondo la leggenda le origini sarebbero collegate ad un convento di monache nella regione spagnola della Catalogna dove accadde che sbagliarono la ricetta di un budino da offrire ad un alto prelato (probabilmente un vescovo o un monsignore) in visita presso la struttura. Per correggere l’eccessiva liquidità del dessert, aggiunsero sulla superficie lo zucchero caramellato caldo. Il vescovo quando lo assaggio esclamò: “Crema!”, ovvero “Brucia!” in lingua catalana.
 Oggi, nella regione di Barcellona questo dolce è molto diffuso ed è anche conosciuto con il nome di Crema de Sant Josep perché veniva tradizionalmente preparato e servito il 19 marzo, nel giorno della festa di San Giuseppe e, fra le curiosità legate a questo dolce ce n’è una legata proprio alla sua stagionalità. Infatti, nonostante la crema catalana possa oggi essere mangiata tutto l’anno, non è un caso che questo dolce sia particolarmente legato alla primavera. Con le giornate che si allungano e le ore di luce che aumentano, anche la produzione di uova da parte delle galline si intensifica ed ecco spiegata la diffusione di dolci a base di uova come la crema catalana proprio in questo periodo. 

Un’altra leggenda rimanda le origini di questo dessert al Regno Unito, più precisamente alla città di Cambridge, dove nel XVII secolo nel College della città si serviva una crema con “inciso” lo stemma della scuola utilizzando un ferro caldo per marchiare ogni porzione. Da questa tradizione nasce la burnt cream che consideriamo la versione inglese della Crema Catalana 

E la creme brulée di cui abbiamo fatto cenno più sopra? Si tratta di un dolce di origine francese molto simile alla crema catalana, ma le due differiscono per alcuni ingredienti e soprattutto per il metodo di cottura. La creme brulée utilizza sia tuorlo che albume dell’uovo, crema di latte e vaniglia, il tutto cotto a bagnomaria, mentre la crema catalana utilizza solo il tuorlo, cui si aggiungono latte, cannella e scorza di limone grattugiata cotte direttamente sul fuoco. 

In tutte le varianti però la caratteristica comune è la crosticina di zucchero che viene fatta caramellare in superficie. Per realizzarla è sufficiente cospargere il dolce, precedentemente fatto raffreddare in frigorifero, con lo zucchero di canna e poi bruciare con l’apposito cannello per dolci o con un veloce passaggio al grill del forno. In Catalogna sono in molti ad usare ancora il caratteristico piattello in ferro arroventato.  

Se non avete ancora provato a fare questo dolce ora non avete più scuse, con il preparato di Ar.pa Lieviti è davvero molto facile… Fateci sapere se è stato un successo.